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I due Desiderii

9781465671189
213 pages
Library of Alexandria
Overview
Il primo a svegliarsi nell’ampio dormitorio, era sempre Desiderio; quando entravano per i finestroni le luci smorte dell’alba, il piccino si era già messo a sedere sul letticciuolo ad aspettarle, e per non ricadere nel sonno, aveva contato i letti del camerone, che erano trentadue, oltre quello del sorvegliante, in fondo in fondo, sotto l’immagine della Madonna. Tutti quei piccoli dormenti, che empivano l’aria di strani suoni, visti di scorcio o di profilo, alla scarsa luce mattutina, con le bocche aperte e gli occhi chiusi, offrivano a Desiderio un po’ di svago. Ma gli davano anche un certo sgomento dal giorno che, svegliandosi, e non udendo la respirazione del piccolo Giulio, il quale dormiva nel letticciuolo accanto al suo, avea poi riconosciuto che il letto era vuoto: nella notte Giulio si era sentito male, e l’avevano trasportato nell’infermeria. Quel Giulio era un buon ragazzo, ma piangeva sempre, perchè avendo conosciuto la mamma, che gli era morta, si ostinava a volerla ancora. Desiderio si era provato tante volte a consolare il suo vicino, dicendogli che le mamme si ritrovano poi in paradiso; ma un giorno Giulietto gli aveva risposto che lui di queste cose non ne poteva sapere, perchè la mamma non l’aveva conosciuta, e forse non l’aveva avuta nemmanco. Era vero; Desiderio la mamma non l’aveva conosciuta, e forse non l’aveva nemmeno avuta; di modo che, non si sentendo l’autorità di far cessare le lagrime di Giulietto con quest’argomento, non aveva più saputo che cosa consigliare... Però se cercasse di svagarsi, di leggere, per esempio... Oibò! a Giulietto non piacevano i libri se non sulle ginocchia della mamma, e voleva morire per andare a leggere in paradiso. Dunque ogni mattina Desiderio, svegliandosi quasi al buio, stava ad ascoltare se mai fra i varii suoni dei compagni russanti potesse discernere anche la respirazione debole del piccolo Giulio; ma non udendo nulla, e riconoscendo il letto vuoto prima ancora che l’alba glielo facesse vedere, si domandava, con un po’ di terrore, se Giulietto fosse proprio morto per andar a trovare la mamma, e il suo piccolo criterio gli diceva di no, che se Giulio fosse morto, il suo letto non sarebbe rimasto tanto tempo vuoto. Poi la luce entrava dai finestroni, Desiderio cavava di sotto il guanciale un libro, un magnifico libro pieno di storielle, e dimenticava Giulietto ammalato e tutti i suoi compagni che russavano nel camerone, per pensare solo a Puccettino e alla Bella addormentata nel bosco.