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La prima donna

9781465542588
213 pages
Library of Alexandria
Overview
La lieta giornata d’aprile moriva: la dolcezza di quel lungo e tiepido bagno di sole, profumato dall’aria odorante di zágara, esalava lentamente. Ma prima di ritirarsi là, dietro il profilo roseo dei monti, il disco luminoso si stemperava in una densa pioggia di pulviscoli d’oro, ed era come una nebulosa immateriale e trasparente sospesa nell’aria, che s’allargava e si stendeva sempre più su tutte le forme della natura e delle cose. Contro l’onda dorata e dilagante adesso, le gelosie della finestra dietro a cui Filippo Torreforte stava chino sui suoi libri e le sue carte, e che avevano impedito tutto il giorno ai raggi vivi del sole d’irrompere nella stanza, non offrivano più riparo. Ma il giovane non si difendeva più. Dieci ore quasi ininterrotte di lavoro erano passate sulla sua testa curva sopra la scrivania, dieci ore scorse nell’arido studio di un processo, nella consultazione del codice e dei classici del Diritto. E durante il lungo tempo, malgrado i suoi ventisei anni, malgrado il suo ricco e caldo sangue, avea saputo restare sordo e tetragono al languido invito della natura in festa, efficace ad esaltare le carni più pigre, i sensi più tardi, non s’era lasciato sedurre da quella carezza di sole che metteva una voglia acuta di stendervisi sotto, da quell’alito ineffabile di primavera che voleva essere avidamente bevuto — tanto era l’ardore che l’animava, tanta la volontà che lo sorreggeva! Il tramonto veniva a sorprenderlo giusto a lavoro compiuto, e la gradita voce della propria coscienza soddisfatta, levandosi in lui insieme alla dolcezza particolare dell’ora, lo metteva in una disposizione beata di spirito. Appoggiato al davanzale della finestra di cui aveva spalancate con impeto gaio le persiane, egli contemplava l’orizzonte luminoso con gli occhi socchiusi, sorridendo dietro a certe sue liete fantasie; attraverso quella pioggia d’oro fuso, vestita dei suoi riflessi, la prospettiva del proprio avvenire gli appariva più che mai lieta e promettente. Vedeva la ristretta, ma sicura clientela che già aveva saputo formarsi dopo qualche anno di professione col suo talento, e sopratutto con la sua attività instancabile, allargarsi rapidamente, diventare sempre più numerosa e produttiva, procurargli le risorse necessarie per liberare la proprietà della sua casa dai tentacoli di piovra delle ipoteche e dei pesi d’ogni natura che la gravavano, isterilendola, divorandosela.... Ritrovava per lui e per la sua famiglia là, nella vecchia e lontana cittadina natale, la posizione d’un tempo, il primato goduto senza contrasto per tradizione quasi secolare e mutato adesso in una condizione penosa ed umiliante.... Vedeva sua madre, non più malata di tristezza e d’avvilimento, rialzare nella gioia della prosperità riconquistata la personcina magra e curva dal peso dei dolori, le sue due sorelle accasate e bene, ricostruito infine l’edificio che la prodigalità del padre, negli ultimi anni della sua vita, e una serie di speculazioni l’una più disastrosa dell’altra avevano quasi distrutto.